Scuole Socratiche Minori

Per scuole socratiche minori si intende quelle scuole fondate dagli allievi di Socrate, minori rispetto alla più grande influenza che ebbe il suo prediletto allievo: Platone.

Le scuole socratiche minori

Scuola Cinica

La cinica è la prima tra le scuole socratiche, Antistene di Atene la fondò intorno al IV sec. a.C. Egli studiò particolarmente il significato dei nomi (“chresis ton onomaton”) distinguendo la molteplicità dei possibili significati riconducendoli tutti all’unità. Tale unità risulta accessibile solo al saggio e senza limitazione, egli è autosufficiente (autarkeia), l’unico che conosce la differenza tra ciò che è proprio e improprio. Tale esame dei nomi è esercizio di intelligenza teso alla ricerca della verità.

I cinici non ammettevano l’esistenza delle “idee” platoniche, bensì valeva solo il principio dei pragmata, ovvero un’equazione tra la parola e la cosa. In virtù di ciò per Antistene, dire è “dire ciò che è” con i suoi corrispettivi reali. Risulta impossibile dire il falso e la contraddizione, il contrasto tra opinioni è dovuto soltanto ad incomprensioni. O si dicono cose diverse o si dice la stessa cosa.

Affianco ad Antistene, vi è la figura di Diogene di Sinope (detto anche il “Socrate pazzo“). Egli si rifà al puro socratismo ed in particolare all’esaltazione della vita animale, vissuta seconda natura e dunque secondo istinti. Di lui si riporta (tramite Diogene Laerzio) che fu visto masturbarsi pubblicamente in piazza mentre diceva:

Magari potessi placare la fame, stropicciandomi il ventre”.

Scuola Megarica

La seconda tra le scuole socratiche è quella Megarica. Essa fu fondata da Euclide di Megara, da cui riprende il nome. Essi ripercorrono la dottrina del bene socratica: quella dottrina etica secondo cui ogni conoscenza è in virtù del bene) e quella dell’uno eleatica (ovvero la teoria parmenidea. Inoltre furono autori di famosi paradossi, i quali partendo da attendibili premesse finivano per sfociare nell’impossibilità e nell’assurdo.

Uno dei paradossi più famosi è quello di Eubulide di Mileto, il paradosso del mentitore:

“Se tu dici di mentire e dici che questo è vero, menti o dici il vero?”

Scuola Cirenaica

L’ultima delle scuole socratiche è quella Cirenaica, Aristippo di Cirene ne fu il fondatore. I cirenaici identificavano la teoria del bene socratico con il piacere immediato come fine dell’azione umana. In tal modo la loro filosofia propendeva verso un assoluto edonismo, rovesciando così l’etica eudemonistica socratica che vedeva il fine umano teso al bene (felicità).

Il piacere è il movimento dei sensi, esso si percepisce soltanto nel momento in cui lo si avverte, senza la possibilità di ricordarlo. Il dolore ed il male possono essere superati attraverso la riflessione anticipatrice, una premeditazione sui dolori ed i mali futuri, per combatterne così gli effetti negativi sull’esistenza umana.

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