Gli Etruschi
L’origine del popolo degli etruschi è ancora ignota, come la loro lingua; che nonostante ciò ha in sé alcuni chiari riferimenti e contaminazioni dalla lingua greca con modificazioni proprie. Gli etruschi non furono mai uno stato unitario ma divisi in città, spesso rivali. Nel IV secolo a.C dodici città etrusche si riunirono in una lega religiosa intorno al tempio di Voltumna presso Volsini.
Gli Etruschi ebbero come zona principale di diffusione l’odierna Toscana. Lì sorgevano alcune tra le più importanti città etrusche come la già citata Volsini, oppure Arezzo, Perugia, Tarquinia, Veio. Intorno al VII e VI secolo a.C si espansero sia al nord nella Pianura Padana, che al sud nel Lazio e nella Campania ed anche in Corsica, ove scacciarono i Greci. Gli etruschi arrivarono addirittura a governare Roma nel suo periodo iniziale con la dinastia dei Tarquini (nome tipicamente etrusco) a cui è legata la leggenda della cacciata del re Tarquinio il Superbo e dunque la fine della Monarchia a Roma. Ma queste espansioni furono troncate a nord dall’espansione dei Celti ed a sud con l’espansione di Roma e la conseguente sottomissione con la distruzione di Volsini del 265 a.C.
Civiltà degli Etruschi
Non solo la lingua ebbe un’influenza greca ma sicuramente la civiltà degli etruschi. La società era come detto fondata sulla religione che prendeva in prestito dalla cultura greca miti e divinità. Proprio l’arte e la letteratura avevano come terreno comune questa religiosità che si tingeva ora di toni cupi, ora di liberazione dalla morte e spirito gioioso di vita.
Gli Etruschi credevano in molte divinità, come noteremo, di impronta nettamente greca e latina. La triade suprema era Costituita da Tinia (il Giove latino), Uni (Juno, Giunone) e da Menrva (Minerva). Vi erano poi tante altre divinità di ispirazione greca come Aplu (Apollo), Hercle (Eracle) e così via.
Una particolarità della religione degli Etruschi è sicuramente la loro convinzione di poter prevedere il futuro tramite gli “aruspici“. Ovvero tentare di conoscere la volontà degli dei interpretando fatti naturali, come una tempesta o il volo di un uccello. Questa usanza sarà fortemente presente anche nella cultura romana arcaica.
Per quanto riguarda la religione degli etruschi un altro argomento chiave era la concezione della morte. Nella prima età degli etruschi essa aveva contorni lieti, come una prosecuzione del godimento della vita. Più tardi però essa tese sempre più a toni cupi, come un’esistenza tormentata da mostri.
Inoltre legata agli etruschi vi è una importante scoperta archeologica dell’Università di Roma nell’insediamento di Pyrgi dipendente da Caere. Qui furono ritrovare delle iscrizioni sia in etrusco che in punico. Questo ritrovamento conferma dunque interessi commerciali tra le città etrusche e Cartagine.